Il provvedimento è stato emesso al termine dell’attività svolta dagli investigatori della Direzione centrale della Polizia di prevenzione che, anche grazie alle notizie acquisite dalla rete internazionale delle Forze di polizia, hanno individuato il giovane internauta molto attivo nell’acquisizione e diffusione, anche in gruppi di messaggistica istantanea, di contenuti propagandistici dello Stato islamico.
Le indagini e l’analisi dei dispositivi elettronici utilizzati dal giovane, hanno riscontrato la presenza di numerosi manuali per la fabbricazione di esplosivi artigianali, una vasta raccolta di materiale inneggiante al jihad violento, contenuti di esaltazione dell’Isis e di Al-Qaeda, nonché testi religiosi connotati da un’interpretazione fondamentalista.
Tutto questo ha fatto ipotizzare l’avvio del 18enne ad un percorso di radicalizzazione, correlato anche da un’attività indirizzata all’autoaddestramento operativo.
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