Si era nascosto in un casolare abbandonato nelle campagne di Acerra (Napoli) ma era ricercato in campo internazionale perché destinatario di un mandato di cattura emesso dal tribunale di Constantine (Algeria). L’uomo è stato arrestato dagli agenti della Digos di Caserta al termine di un’indagine iniziata alla fine dello scorso anno, subito dopo la notizia che segnalava la presenza dello straniero nelle province di Caserta e Napoli. Si tratta di un 45enne cittadino algerino accusato di partecipazione ad organizzazione terroristica, perché nel 2014 aveva lasciato il suo Paese per raggiungere la Siria ed unirsi alle milizie dello Stato islamico. Il foreign fighter era stato già residente nella zona, con regolare permesso di soggiorno, dal 2003 al 2012, ed era conosciuto dagli investigatori del Servizio per il contrasto al terrorismo esterno della Direzione centrale della polizia di prevenzione (Dcpp); l’uomo era stato infatti segnalato nel 2016 dall’Agenzia informazioni e sicurezza interna (Aisi) e dall’Interpol, in una lista di combattenti partiti per unirsi ai gruppi jihadisti operanti nel teatro siro-iracheno.
Si era nascosto in un casolare abbandonato nelle campagne di Acerra (Napoli) ma era ricercato in campo internazionale perché destinatario di un mandato di cattura emesso dal tribunale di Constantine (Algeria). L’uomo è stato arrestato dagli agenti della Digos di Caserta al termine di un’indagine iniziata alla fine dello scorso anno, subito dopo la notizia che segnalava la presenza dello straniero nelle province di Caserta e Napoli. Si tratta di un 45enne cittadino algerino accusato di partecipazione ad organizzazione terroristica, perché nel 2014 aveva lasciato il suo Paese per raggiungere la Siria ed unirsi alle milizie dello Stato islamico. Il foreign fighter era stato già residente nella zona, con regolare permesso di soggiorno, dal 2003 al 2012, ed era conosciuto dagli investigatori del Servizio per il contrasto al terrorismo esterno della Direzione centrale della polizia di prevenzione (Dcpp); l’uomo era stato infatti segnalato nel 2016 dall’Agenzia informazioni e sicurezza interna (Aisi) e dall’Interpol, in una lista di combattenti partiti per unirsi ai gruppi jihadisti operanti nel teatro siro-iracheno.
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