(ANSA) - TRENTO, 04 GIU - Sono 9 cittadini italiani, residenti in val di Non, e 9 di nazionalità albanese, residenti nella provincia di Brescia, le persone per cui è stata disposta dal gip di Trento un'ordinanza di custodia cautelare con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di giovani, quasi tutti di età inferiore ai trent'anni, che trafficavano droghe attraverso l'impiego di diversi canali, tra cui il "deep web". Delle 18 ordinanze ne sono state eseguite 17 in mattinata. L'indagine, partita dal comando dei carabinieri di Cles - è stato detto in conferenza stampa - si è concentrata inizialmente sul traffico di sostanze attraverso la rete, per poi portare allo scoperto una vera e propria organizzazione, con fornitori e spacciatori disseminati sul territorio. "L'organizzazione agiva su due livelli, con fornitori che approvvigionavano gli spacciatori locali. La clientela erano giovani e non della zona della val di Non, con la possibilità di eseguire anche consegne a domicilio a fronte di un sovrapprezzo", ha spiegato il comandante della compagnia di Cles, Nunzio Stanco. L'organizzazione, secondo l'accusa, si riforniva su diversi canali, per evitare di incappare in controlli mirati, in Olanda, Albania e Germania. Oltre alle droghe sintetiche, venivano trafficate anche hashish e cocaina.
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