RAPPORTO DIA SEM 2021 SU INFILTRAZIONI IN FRANCIA

 



Francia

La Francia, anche per motivi di contiguità geografica, è considerata territorio estero di elezione per le attività delle mafie nostrane. La gravità del fenomeno ha reso indispensabile, nel corso del tempo, la necessità di accrescere la cooperazione bilaterale con le Autorità francesi ed in particolare la collaborazione info-operativa con il SIRASCO (Servizio di Informazione, Intelligence e Analisi Strategica sulla Criminalità Organizzata), ufficio dipendente dalla DCPJ (Direzione Centrale della Polizia Giudiziaria).

La Costa Azzurra è, tra le regioni del territorio francese, la zona ove si concentrano gli interessi delle organizzazioni criminali italiane, prevalentemente calabrese e siciliana, che sul luogo hanno avviato una proficua attività illegale legata agli stupefacenti. Questo fenomeno criminalesi realizza facendo convogliare i quantitativi di droga originata dall’Africa del Nord e dalla Spagna per farli poi confluire successivamente in territorio italiano, come comprovato da numerosi casi di sequestri di stupefacenti avvenuti lungo il confine con la frontiera di Ventimiglia.

Al riguardo si segnalano alcune operazioni antidroga eseguite presso il citato valico terrestre che, nonostante le misure di contenimento imposte dall’emergenza pandemica, continua ad essere interessato dal transito di ingenti quantità di hashish e marijuana introdotte, come anticipato prima, sul territorio nazionale lungo la direttrice Spagna - Francia - Italia da corrieri italiani e stranieri. 

Per dimensionare il fenomeno, relativamente al 2020, alla frontiera di Ventimiglia è stato sequestrato il 99,38% del totale di hashish ed il 44,73% del totale di marijuana intercettati su base nazionale. In questa direzione, nel corso di una operazione antidroga eseguita in ambito autostradale, il 25 febbraio 2021 è stato tratto in arresto, ad Imperia, un autotrasportatore, il quale aveva occultato un ingente carico di hashish su un mezzo pesante, che provenendo dalla Spagna era giunto nel territorio nazionale attraverso il citato valico.

La medesima frontiera ha registrato, altresì, l’arresto, eseguito il 10 marzo 2021, di un camionista di origine calabrese responsabile del trasporto di circa kg 36 di cocaina.

Il territorio francese si conferma parte delle rotte del traffico internazionale di stupefacenti come ricorda l’operazione “Maddalena”, i cui esiti investigativi, conclusi il 7 gennaio 2021, hanno consentito di individuare una rete criminale dedita al traffico internazionale di stupefacenti, principalmente cocaina e marijuana, sull’asse Sardegna Corsica. In particolare gli ingenti quantitativi di droga venivano venduti in Corsica in cambio di armi da utilizzare per le rapine. Alcuni elementi di spicco dei clan mafiosi italiani hanno deciso di trasferirsi nelle località costiere del sud della Francia con l’intento di sottrarsi a provvedimenti giudiziari di cattura, ovvero al fine di operare nel locale settore del narcotraffico e di reimpiegare i capitali illeciti nel mercato immobiliare.

Al riguardo si segnala che il 16 marzo 2021, ad Avignone (Francia) è stato catturato un elemento di spicco del clan camorristico dei MAZZARELLA, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere10, che operava nella zona di San Giovanni a Teduccio e Ponticelli, quartieri di Napoli. A causa dei rilevanti interessi economici illeciti, le cosche dell’area citata 

hanno creato una struttura, la c.d. “Camera di passaggio”, situata in località di Ventimiglia, con la finalità di coordinare le attività legate al narcotraffico ed al riciclaggio perpetrate dai clan nella Costa Azzurra. 

Allo stato, dopo i numerosi arresti eseguiti a conclusione del processo denominato “La Svolta”, oltre che a causa del decesso di alcuni personaggi apicali, nella zona di confine si è riscontrato uno scenario criminale fortemente destrutturato ed instabile, che ha avuto come maggiore conseguenza un omicidio, commesso nel 2020, ai danni di un cittadino francese di origine calabrese da tempo attivo nel settore del narcotraffico tra la Costa Azzurra e l’estremo ponente ligure. 

Anche la criminalità mafiosa di matrice campana, ha manifestato una propensione transnazionale, attraverso uno storico esponente del clan ZAZA da tempo residente in Costa Azzurra, da dove ha continuato a relazionarsi con referenti di camorra napoletana, di famiglie mafiose calabresi e con la criminalità marsigliese. In merito al predetto si segnala che il 19 aprile 2021 è intervenuta la sentenza della Corte di Cassazione che ha reso definitiva la sua condanna per tentata estorsione ai danni di alcuni procacciatori d’affari del Casino’ di Sanremo (IM).

Si rammenta che la presente condanna riguarda un procedimento che ha visto indagati i componenti un gruppo criminale attivo nella zona di Sanremo ritenuti responsabili a vario titolo di minacce ai “porteur”, finalizzate all’indebita percezione di una percentuale sui profitti, traffico e spaccio di stupefacenti, reati in materia di armi, favoreggiamento all’immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione ed altro.

Relativamente al settore del riciclaggio, l’8 gennaio 2021, nell’ambito dell’operazione “Ritorno al futuro”, è stato eseguito un provvedimento di sequestro nei confronti di un imprenditore domiciliato in provincia di Pavia, che ha riguardato beni mobili, immobili, disponibilità finanziariee quote societarie, tra cui una prestigiosa villa ubicata a picco sul mare in Costa Azzurra.

Anche nel corso del semestre in esame sono continuati gli sviluppi processuali dell’operazione ”Alchemia”, che nel 2016 aveva consentito di evidenziare l’interesse della cosca RASO-GULLACE-ALBANESE di Cittanova (RC), verso diversi settori, tra cui il settore turistico-alberghiero nella Costa Azzurra.

In particolare il 18 gennaio 202113 ed il 17 giugno 202114 sono stati eseguiti due decreti di confisca, entrambi del Tribunale di Reggio Calabria, emessi rispettivamente nei confronti di un imprenditore, ritenuto contiguo alla citata cosca cittanovese e di un elemento organico al sodalizio stesso, mentre il 21 giugno 2021 in Albenga (SV), è stato eseguito un decreto di sequestro beni a carico di un altro sodale.

Commenti