RAPPORTO DIA 2019 SU MAFIA IN OLANDA

Paesi Bassi

Il territorio olandese può essere considerato uno degli snodi del traffico e del commercio di  cannabis  e delle droghe sintetiche del mercato europeo, nonché via di transito degli stupefacenti fatti arrivare al Porto di Rotterdam e diretti ad altri Paesi europei, compresa l’Italia. Anche nei Paesi Bassi, la  ‘ndrangheta  ha assunto un ruolo di rilievo proprio con riferimento al settore degli stupefacenti, in relazione al quale non solo organizza gran parte della logistica, ma da cui ottiene importanti capitali che vengono reinvestiti e impiegati per gestire la latitanza di elementi di spicco dell’organizzazione.
Alcune operazioni di polizia condotte nel corso del semestre, le operazioni “Buslijnen” ed “Edera” - richiamate già nel precedente paragrafo dedicato al Belgio - danno conferma dell’interesse delle consorterie calabresi nel settore del narcotraffico. Il 22 gennaio 2019, nell’ambito dell’operazione “Buslijnen”, concernente una organizzazione italo-albanese di trafficanti di stupefacenti, provenienti dall’Olanda, è emersa la figura di un pluripregiudicato collegato alle cosche calabresi. Il 13 giugno 2019, l’operazione “Edera” della DDA di Reggio Calabria ha svelato l’esistenza di un fiorente traffico internazionale di stupefacenti, importati dalla Colombia e dall’Ecuador, attraverso gli scali portuali di Anversa, Rotterdam e Gioia Tauro, per poi essere venduti nel nord Europa e in Italia e segnatamente in Lombardia, ove sarebbero stati gestiti da articolazioni del mandamento jonico reggino dei clan NIRTA-Scalzone, GIORGI-Ciceri, BARBARO-Castanu e PELLE- Gambazza. Le investigazioni, concluse con l’esecuzione di 2 misure cautelari anche in Olanda, oltre ad altre 2 rispettivamente in Colombia e Francia, hanno confermato, ancora una volta, il particolare attivismo delle ‘ndrine reggine nel narcotraffico internazionale. Un attivismo ulteriormente ribadito dalle risultanze investigative dell’operazione “Ossessione”, conclusa nel mese di gennaio 2019 e precedentemente analizzata nel paragrafo dedicata alla Spagna. L’indagine ha accertato che un sodalizio, riconducibile al clan MANCUSO di Limbadi (VV), grazie alla collaborazione di un narcotrafficante di origini pugliese, aveva collegamenti anche con le principali piazze di approvvigionamento olandesi, dove avrebbe goduto di saldi rapporti con fornitori di droga di primissimo piano. Anche le organizzazioni criminali siciliane sono emerse, nel semestre, con riferimento al settore degli stupefacenti.  Il 22 gennaio 2019, nell’ambito dell’operazione “Fortino”, è stato individuato un sodalizio operante nella città di Messina, dedito principalmente allo spaccio di hashish e marijuana, approvvigionato anche dall’Olanda.  Le tracce principali della camorra in Olanda riguardano la presenza di alcuni clan dediti, in particolare, al traffico di stupefacenti, grazie a propri referenti stanziati sul posto, nonché alla vendita di marchi contraffatti e alla ge-stione di case da gioco avviate grazie al riciclaggio di denaro proveniente dai traffici illeciti. Per quanto concerne l’interesse della criminalità organizzata campana verso gli stupefacenti di provenienza olan-dese, si segnala che il 6 marzo 2019 sono stati tratti in arresto, su disposizione della DDA di Napoli, due affiliati al  clan  MAZZARELLA, responsabili di sequestro di persona aggravato dalle modalità mafiose, in quanto avrebbero rapito una persona per riottenere i soldi destinati all’acquisto di una partita di stupefacenti in Olanda. Anche il settore florovivaistico olandese non sembrerebbe immune dalle infiltrazioni della criminalità organizzata italiana, come testimonia l’operazione  “Mercato dei Fiori”,  eseguita il 22 maggio 2019 nei confronti di elementi di spicco del  clan  CESARANO di Castellammare di Stabia (NA), che avevano creato un’azienda di intermediazione di trasporti, allo scopo di avere il monopolio delle spedizioni di fiori, bulbi e vasellame, provenienti appunto dai Paesi Bassi. Sul piano della cooperazione, a seguito dell’adesione dei Paesi bassi alla Rete  @ON  è stata avviata una proficua attività di analisi criminale, finalizzata allo scambio di informazioni di polizia su organizzazioni criminali operanti tra l’Italia e i Paesi Bassi. Protagonista di questa collaborazione è la “Dutch National Police” e il “Servizio Olandese di Informazioni Fiscali e Indagine” (FIOD). Negli ultimi tempi la DIA  ha iniziato uno scambio informativo mirato anche con il  V.A.M.,  organismo investigativo di recente costituzione e specializzato nel contrasto alle organizzazioni criminali di tipo mafioso.

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