Due militanti anarchici sono stati arrestati dai poliziotti della Digos della questura di Genova e dai carabinieri del Ros. Inseriti nel circuito anarchico genovese, i criminali sono accusati di detenzione di materiale esplodente e tentata fabbricazione di ordigni esplosivi improvvisati.
L'indagine è partita a giugno 2021 dopo il ritrovamento, in un bosco sulle alture di Genova, di un ordigno esplosivo e una grande quantità di polvere pirica e di materiale elettrico adatto a fabbricare altri congegni esplodenti.
Ulteriori indagini hanno portato all’individuazione di analogie con il materiale utilizzato per il danneggiamento di due tralicci compiuti nella zona della Madonna della Guardia il 13 luglio scorso e poi rivendicato con un comunicato riconducibile alla campagna contro la “tecnoindustria”.
I due arrestati sono ritenuti vicini alle posizioni intransigenti della Federazione anarchica informale orientata all’opposizione nei confronti della società tecnologica e al contrasto allo Stato attraverso azioni violente e rivoluzionarie.
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