Relazione DIA 1° Sem 2023
MOLISE
Il territorio molisano, pur non annoverando formazioni criminali autoctone di tipo mafioso, continua a risentire dell’influenza di fenomeni criminali delle aree geo-criminali contermini. Alla condizione di vulnerabilità dovuta alla posizione geografica – essendo limitrofa a province ad alto tasso criminale e mafioso quali Foggia e Caserta – siassociailrischio di penetrazione criminale, connesse ai reati predatori e al traffico di stupefacenti, condotta sia da gruppi provenienti dal Lazio, sia da alcune espressioni di criminalità straniera.
Le aree più esposte permangono, infatti, quellearidosso dei confiniregionali lungo la fascia adriatica, nel basso Molise e nelle zone del Sannio/Matese, nelle quali sono state registrate le presenze di alcuni referenti delle organizzazioni criminali extraregionali.
Provincia di Campobasso
Nel contesto territoriale di Campobasso i settori economici a rischio d’infiltrazione dei sodalizi sarebbero quelli della logistica, della rivendita di auto usate, della gestione dei locali notturni, degliesercizi pubblici e delle sale da gioco/scommesse, delle attività connesse al settore dell’edilizia, della gestione dei rifiuti, del comparto agricolo ed energetico.
Al riguardo, l’8 febbraio 2023, la DIA ha dato esecuzione ad un decreto di confisca di beni per un valore stimato pari a circa 2,5 milioni di Euro, emesso dal Tribunale di Caltanissetta nei confronti di un imprenditore ritenuto contiguo al noto clan RINZIVILLO facente capo alle cosche di Gela (CL). La confisca ha interessato 30 immobili tra fabbricati e terreni situati in Sicilia, Basilicata ed anche in Molise, 3 impianti di produzione di energia rinnovabile da fonte eolica localizzati in provincia di Campobasso e a Potenza, nonché società di capitali, ditte individuali e rapporti bancari.
I Carabinieri, il 17 aprile 2023, a San Martino in Pensilis (CB) hanno eseguito una misura cautelare a carico di un soggetto ritenuto responsabile di estorsione e danneggiamento. Le indagini, avviate nell’aprile 2022 a seguito di un danneggiamento riconducibile ad un tentativo estorsivo in danno di un commerciante di Campomarino (CB), hanno permesso di documentare altri analoghi tentativi intimidatori. L’indagato sarebbe stato in collegamento con la criminalità predatoria dell’Alto Tavoliere.
Anche in aree a bassa densità demografica, lo spaccio di stupefacenti è un fenomeno che haassunto notevoli dimensioni, suscitando nella regione forte allarme sociale per il crescente coinvolgimento di giovani molisani. Dall’attività di contrasto delle Forze di polizia sul territorio, nel semestre in questione, emergerebbe l’operatività della criminalità foggiana per lo più lungo la costa e nell’entroterra della provincia di Campobasso ove agisce con spregiudicatezza e metodologie violente, mentre i gruppi campani e laziali risulterebbero più incisivi nel Sannio/Matese e tra Campobasso e Bojano.
Il 10 maggio 2023, i Carabinieri di Campobasso hanno dato esecuzionead un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 4 soggetti, tutti residenti in quel centro, indagati per traffico e spaccio di droga. Il gruppo avrebbe potuto contare su un canale di approvvigionamento proveniente dalla provincia di Frosinone da cui giungeva lo stupefacente destinato alle piazze di spaccio del capoluogo molisano.
Circa le manifestazioni della criminalità predatoria e pendolare ascrivibili a matrici straniere e pugliesi, nel periodo in esame si segnala l’operazione “Vento Rosso”, coordinata dalla Procura di Larino, conclusa il 25 maggio 2023, con l’esecuzione dei Carabinieri di Larino di una misura cautelare nei confronti di un sodalizio di 11 soggetti, in gran parte rumeni. Il gruppo si era organizzata per commettere una serie di furti ai danno di aziende attive nei settori dell’eolico e del fotovoltaico in Molise, Campania, Puglia e Basilicata, al fine di sottrarre e rivendere rame, componenti elettronici e altri materiali ferrosi.
Provincia di Isernia
Nel territorio di Isernia, la città di Venafro si conferma un discreto crocevia per il traffico di stupefacenti provenienti dalla Campania e dal Lazio.
Il 1° febbraio 2023, la Polizia di Stato di Isernia, nell’ambito dell’operazione “K2”, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 8 soggetti, ritenuti responsabili, in concorso ed a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Al vertice del gruppo un soggetto di origine straniera che, potendo contare su canali di approvvigionamento stanziati nella città di Roma, riforniva la propria rete di spaccio attiva nella provincia molisana, dando vita ad un un significativo giro d’affari illeciti.
Relazione DIA 2° Sem 2023
MOLISE
Il territorio molisano, pur non annoverando formazioni criminali autoctone di tipo mafioso, continua a risentire dell’influenza di fenomeni criminali delle aree contermini. Alla condizione di vulnerabilità dovuta alla posizione geografica – essendo limitrofa a province ad alto tasso criminale e mafioso quali Foggia e Caserta – si associa il rischio di penetrazioni criminali connesse alla commissione di reati predatori e al traffico di stupefacenti da parte sia di gruppi provenienti dal Lazio, sia di alcune espressioni di criminalità straniera.
Le aree ppiù esposte permangono, infatti, quelle a ridosso dei confini regionali lungo la fascia adriatica, nel basso Molise e nelle zone ddelSannio Matese, nelle quali sono state registrate le presenze di alcuni referenti delle organizzazioni criminali extraregionali.
Province di Campobasso e Isernia
Il 7 agosto 2023, a Campobasso ed Isernia, i Carabinieri hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di un pregiudicato foggiano ritenuto responsabile di detenzione illegale di sostanze stupefacenti e di una donna con la quale il pregiudicato avrebbe commesso anche un’estorsione ai danni di un altro soggetto che non aveva pagato dello stupefacente.
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