DALLA RELAZIONE DNA 2016
L’operatività dei gruppi criminali bulgari appare in linea con il trend dell’anno precedente, laddove gli esiti delle attività investigative riconducono tale fenomeno etnico prevalentemente alla commissione di reati relativi al traffico di stupefacenti, al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, al contrabbando di T.L.E., nonché al traffico di armi, alla tratta di esseri umani ed alla riduzione in schiavitù finalizzata allo sfruttamento sessuale, lavorativo e nell’accattonaggio delle vittime. Gli ultimi anni hanno, tuttavia, evidenziato segnali di alleanze con gruppi criminali di altra matrice etnica, nonché segnali cooperazione tra soggetti bulgari e sodalizi ‘ndranghetisti. Relativamente al narcotraffico, i contributi delle Forze di Polizia confermano la competitività delle consorterie bulgare nel gestire autonomamente tali traffici illeciti, anche grazie ai considerevoli investimenti nell’acquisto di costose imbarcazioni transoceaniche; sfruttando le connessioni con gruppi criminali di etnia nigeriana, maghrebina ed albanese, in funzione perlopiù di corrieri dello stupefacente e la favorevole posizione geografica 31 del paese di origine, i sodalizi criminali sono capaci di rifornirsi di ingenti quantitativi di stupefacente direttamente nei Paesi produttori. Diversi interventi repressivi condotti dalle Forze di Polizia nel corso del periodo in esame confermano, infine, l’operatività della criminalità bulgara nelle frodi con strumenti di pagamento elettronico e nella consumazione di reati contro il patrimonio ed in particolare di furti di materiale ferroso.
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