INTERROGAZIONE ON.LE CHIARA LA PORTA SU RITARDI IN PROCESSO CHINA TRUCK


Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01369
presentato da
LA PORTA Chiara
testo di
Mercoledì 19 luglio 2023, seduta n. 142
  LA PORTA e DONZELLI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

in data 17 gennaio 2023 è stata depositata l'interrogazione a risposta scritta n. 3-00099 per porre all'attenzione del Ministro della giustizia i numerosi rinvii subiti dal procedimento denominato «China Truck» presso il Tribunale di Prato;
il procedimento, infatti, riveste un'importanza cruciale nel sistema giudiziario italiano per via dei capi di imputazione a carico degli imputati di nazionalità cinese accusati, per la prima volta in Italia, del reato associativo di stampo mafioso di cui all'articolo 416-bis del codice penale nonché di estorsione, usura e sfruttamento della prostituzione;

i fatti, come noto, risalgono all'anno 2011 quando all'interno della comunità cinese in Toscana si verificarono numerosi casi di cronaca tra la periferia nord di Firenze e la città di Prato; in quei territori, dove insiste la più grande comunità cinese d'Italia, si susseguirono numerosi casi di omicidio, estorsione e usura, nonché di traffico di stupefacenti e di esseri umani riferibili direttamente e indirettamente alla comunità cinese. A seguito di un duplice omicidio eseguito barbaramente a colpi di machete, la Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze avviò le indagini che portarono, nel 2018, all'inchiesta «China Truck»;
procedimento si trovasse in monitoraggio istruttorio da parte dell'Ispettorato;

durante l'udienza del marzo 2023 si rendeva necessario un ulteriore slittamento giustificato, come si apprende da fonti di stampa, da un difetto di notifica attribuibile alle Questure di Prato e Milano che non avrebbero correttamente notiziato gli imputati dell'udienza;
tale gravissimo inconveniente imponeva che la celebrazione della prima udienza con relative eccezioni preliminari avvenisse solo il 26 maggio 2023, andando così a procrastinare la celebrazione di un dibattimento che affonda le radici nell'anno 2011 e con l'ipotesi concreta dell'estinzione del reato per prescrizione;

l'udienza del 26 maggio 2023, anch'essa rinviata, precedeva quella celebratasi in data 17 luglio nella quale era previsto il conferimento incarico finalizzato alla trascrizione delle centinaia di intercettazioni telefoniche in lingua cinese, fulcro dell'impianto probatorio. Tale attività istruttoria, si apprende da fonti, non è stata portata a termine perché l'elenco delle telefonate intercettate non era presente nel fascicolo di udienza, con obbligato rinvio al 16 ottobre 2023 e mancata apertura dibattimentale;
i ritardi accumulati rischiano di portare al clamoroso fallimento della giustizia italiana e all'inaccettabile mortificazione delle esigenze di giustizia dei cittadini pratesi, flagellati dalle attività criminali condotte dalla mafia cinese e dall'illegalità diffusa in cui operano le aziende che fanno capo alla locale comunità asiatica –:

se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopra esposti riferibili all'udienza del 17 luglio 2023;

se il Ministro interrogato intenda valutare se, alla luce dell'ennesimo rinvio di udienza, nell'ambito del monitoraggio dell'Ispettorato richiamato in premessa, sussistano ora i presupposti per adottare ulteriori e più incisive iniziative ispettive in relazione a quanto esposto in premessa.
(4-01369)

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