Comando Provinciale di Napoli - Girona (Spagna) , 18/09/2025 09:07
Sant Julià de Ramis è appena fuori Girona, pochi chilometri dal centro della cittadina catalana, 108 da Barcellona.
2000 anime circa, circondata dal verde e sfiorata da una grossa autostrada. Un luogo ideale per trascorrere la latitanza.
Lo sapeva bene Vittorio Raiola, 34enne di Marano, considerato vicino al clan Orlando - Polverino - Nuvoletta. Considerato a capo di un’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, Raiola si è reso irreperibile dal 6 agosto dello scorso anno, quando si è sottratto ad una misura cautelare che annoverava tra gli indagati 32 persone.
I carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, coordinati dalla DDA partenopea, non hanno mai smesso di indagare. Grazie alla preziosa collaborazione della Polizia Nazionale Spagnola, i militari sono riusciti a ricostruire le maglie relazionali del 34enne, risalendo al luogo dove si nascondeva. Supportata dalla rete @ON finanziata dalla Commissione Europea, guidata dalla Direzione Investigativa Antimafia italiana ed in coordinamento con la DCSA, l’indagine ha consentito di rintracciare e arrestare il latitante.
Quando la polizia iberica, indirizzata dai Carabinieri, l’ha scovato, Raiola era appena uscito con una donna e un cittadino spagnolo da una struttura ricettiva dove si era registrato sotto falso nome.
E’ ora in attesa di estradizione, ristretto in un carcere catalano.
2000 anime circa, circondata dal verde e sfiorata da una grossa autostrada. Un luogo ideale per trascorrere la latitanza.
Lo sapeva bene Vittorio Raiola, 34enne di Marano, considerato vicino al clan Orlando - Polverino - Nuvoletta. Considerato a capo di un’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, Raiola si è reso irreperibile dal 6 agosto dello scorso anno, quando si è sottratto ad una misura cautelare che annoverava tra gli indagati 32 persone.
I carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, coordinati dalla DDA partenopea, non hanno mai smesso di indagare. Grazie alla preziosa collaborazione della Polizia Nazionale Spagnola, i militari sono riusciti a ricostruire le maglie relazionali del 34enne, risalendo al luogo dove si nascondeva. Supportata dalla rete @ON finanziata dalla Commissione Europea, guidata dalla Direzione Investigativa Antimafia italiana ed in coordinamento con la DCSA, l’indagine ha consentito di rintracciare e arrestare il latitante.
Quando la polizia iberica, indirizzata dai Carabinieri, l’ha scovato, Raiola era appena uscito con una donna e un cittadino spagnolo da una struttura ricettiva dove si era registrato sotto falso nome.
E’ ora in attesa di estradizione, ristretto in un carcere catalano.
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