Provincia di Firenze
Sono molteplici gli interessi criminali delle mafie tradizionali verso la fiorente imprenditoria locale, soprattutto in quei settori, come quello del turismo, della ristorazione e del tessile, che costituiscono eccellenze a livello nazionale.
La DIA, il 21 marzo 2024, ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo nei confronti di un soggetto condannato, con decisione passata in giudicato, per concorso esterno in associazione di tipo mafioso che avrebbe omesso di comunicare, entro i termini stabiliti dalla legge, variazioni patrimoniali per un ammontare complessivo di oltre 42 milioni di euro. Con il provvedimento in questione è stato disposto il sequestro in forma diretta, sino alla concorrenza della somma di circa 10 milioni e 840 mila euro.
Il 27 maggio 2024, la Guardia di finanza ha eseguito un decreto di perquisizione e sequestro nei confronti dei componenti di un’associazione per delinquere composta da cittadini italiani ed albanesi dedita alla commissione di reati tributari, all’autoriciclaggio e ad altro. Nello specifico, il sodalizio avrebbe, sin dal 2012, acquisito oltre 30 attività ristorative nel centro storico di Firenze, 2 alberghi, diverse attività di noleggio auto e di produzione di birra, investendo complessivamente oltre 13 milioni di euro. Il successivo 10 luglio 2024, la Guardia di finanza ha eseguito un ulteriore provvedimento di sequestro nei confronti di 2 membri del medesimo sodalizio avente ad oggetto beni per un valore di circa 2 milioni di euro, ritenuto provento di reato e frutto del reinvestimento di proventi illecitamente accumulati.
Il 3 luglio 2024, a seguito di dichiarazione di inammissibilità dei ricorsi presentati dalle parti, la Corte di Cassazione ha sancito la definitività della confisca operata dalla DIA e dai Carabinieri nell’ambito dell’operazione “Keu” su beni del valore di circa 5 milioni di euro, consistenti in immobili e mobili registrati, compendi aziendali e quote di società attive nel commercio all’ingrosso di inerti e nel movimento terra, riconducibili ad un imprenditore domiciliato in provincia di Arezzo e ritenuto vicino alle cosche GALLACE di Guardavalle (CZ) e GRANDE ARACRI di Cutro (KR).
Con riferimento al settore del narcotraffico, il 25 gennaio 2024, a Santiago de Los Caballeros nella Repubblica Dominicana, è stata eseguita la cattura di un narcotrafficante originario di Reggio Calabria e coinvolto in diverse inchieste che ne avevano documentato la “vicinanza” alla cosca BELLOCCO di Rosarno (RC) e GALLACE di Guardavalle (CZ), in particolare l’operazione “Geppo-Calatruria” del 2021 in relazione alla quale si era reso latitante.
Il 19 settembre 2024, la Guardia di finanza, nell’ambito dell’operazione “Expert”, ha dato esecuzione all’ordinanza che ha disposto la sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per 5 anni, nonché la confisca di una pasticceria a San Ferdinando (RC) e del relativo patrimonio aziendale per un valore complessivo di oltre 180 mila euro nei confronti di un soggetto originario di Taurianova (RC) e dedito al narcotraffico internazionale quale referente della cosca BELLOCCO di Rosarno (RC).
Il 6 novembre 2024, i Carabinieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 7 soggetti ritenuti responsabili di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti tra le Province di Firenze, Prato, Torino, Lecce, Cosenza e Vibo Valentia. Le indagini, condotte nel periodo 2021-2022, hanno consentito di evidenziare rapporti criminali tra soggetti di origine calabrese stabilmente residenti in Toscana e altri corregionali delle province di Reggio Calabria e Vibo Valentia, nonché di documentare le trattative per l’approvvigionamento di ingenti quantitativi di cocaina destinati al nord Italia. All’esito dell’attività è stato eseguito l’arresto, in flagranza di reato, di 6 corrieri della droga, nonché il sequestro di 7,6 kg di cocaina e 650 gr di marijuana, oltre a 20 mila euro in contanti e diversi orologi di valore. Nel contesto è stata sottoposta a sequestro anche un’abitazione in provincia di Firenze nella disponibilità di uno degli indagati.
In città la criminalità albanese si sarebbe ritagliata un proprio ambito di operatività connessa allo spaccio di stupefacenti. Si sono altresì registrate, nel capoluogo toscano, anche presenze criminali di sodalizi romeni dediti soprattutto a reati di tipo predatorio.
Il 30 gennaio 2024, la Guardia di finanza, nell’ambito dell’operazione “Tramontana” ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 5 soggetti tra albanesi e romeni componenti un sodalizio criminale dedito al narcotraffico. Nello specifico, il gruppo, con base operativa a Prato, sarebbe riuscito a far pervenire nel circondario fiorentino ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana da smistare in tutta la Regione, curando le singole fasi dell’approvvigionamento, del trasporto, della lavorazione e dello spaccio. All’esito dell’inchiesta sono stati, altresì, sequestrati oltre 5 kg di cocaina, 100 kg tra marijuana e hashish, 676 mila euro in contanti, 2 pistole ed oltre 500 cartucce cal. 9x21.
Il 5 febbraio 2024, l’Arma dei carabinieri, nell’ambito dell’operazione “Muratore”, ha eseguito, sull’intero territorio nazionale ed in altri Paesi dell’Unione Europea, con il supporto delle forze di polizia albanese, spagnola, olandese e tedesca, oltre che con gli organismi di cooperazione Eurojust, Europol, Interpol e l’ausilio dello Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia, un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 83 indagati prevalentemente italiani e albanesi. L’inchiesta ha consentito di disarticolare una strutturata organizzazione criminale a carattere transnazionale coinvolta, a diversi livelli, in attività di traffico e spaccio di stupefacenti (cocaina, eroina, MDMA, hashish e marijuana), in Italia ed altri Stati dell’Unione Europea, oltre che in Albania da cui prevalentemente perveniva lo stupefacente. All’esito dell’inchiesta è stato eseguito anche il sequestro per equivalente della somma di oltre 5 milioni di euro ritenuta provento dell’attività illecita.
Il 9 aprile 2024, la Guardia di finanza ha arrestato un cittadino albanese che aveva allestito una serra per la coltivazione della cannabis all’interno di un capannone sito a Sesto Fiorentino. Nel locale venivano sottoposte a sequestro circa 800 piante di cannabis e oltre 50 kg di marijuana.
Appare opportuno segnalare anche il sequestro preventivo eseguito il 29 luglio 2024 dalla Guardia di finanza avente ad oggetto beni immobili ubicati a Firenze e quote societarie di una società attiva nel settore immobiliare di Prato, del valore complessivo di circa 41 milioni di euro. Il patrimonio era di un cittadino russo, indagato per corruzione di pubblici funzionari, per una frode milionaria ai danni di una società pubblica ucraina attiva nella commercializzazione di prodotti agricoli e per riciclaggio, reati tutti commessi in Ucraina.
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